lunedì 23 luglio 2012

“Tira un’aria, ma un’aria che non si respira”

 G. Gaber






No amici, qui non si tratta della solita rampogna dell’opposizione contro la maggioranza, l'aria che tira al Consiglio di Zona 8 è davvero mefitica, osserviamo i fatti:





1)    Contributi e iniziative: tutte le associazioni coinvolte in iniziative onerose per l’Amministrazione sono state esclusivamente di una certa area politica; a titolo d’esempio vi cito l’ultimo finanziamento fatto all’Associazione Arci Metromondo (€ 1.200). Volete sapere come la pensa questa associazione? Ecco uno stralcio di quanto si può leggere sul loro sito: “La coerenza del governo Berlusconi non si manifesta solo nel rapporto tra la contrazione degli spazi democratici e l’attacco ai diritti sociali di gran parte della popolazione….” Oppure “Il rapporto con le gerarchie ecclesiastiche è stato sempre un problema per chi ha governato o ha fatto progetti di governo nel nostro paese. La Chiesa cattolica sostenne il fascismo, da cui ebbe in cambio i patti del 1929 ….” Il resto ve lo lascio immaginare. Provi pure un’associazione a chiedere finanziamenti senza vantare un simile curriculum e la risposta sarà sempre “non ci sono soldi, il sindaco Moratti ci ha lasciato un buco di bilancio”


2)    Per garantirsi il proseguo di questi finanziamenti ad amici e amici degli amici, hanno modificato il regolamento del CDZ adattandolo alle loro necessità. Il regolamento messo a punto nella precedente legislatura chiedeva ai Consiglieri di Zona aderenti ad Associazioni che richiedevano un contributo di abbandonare l’Aula di Consiglio durante la discussione e votazione della delibera. Il motivo era semplice: trasparenza ed imparzialità. Oggi questa norma non esiste più ed in questo modo possono votarsi tutte le delibere che vogliono senza il pericolo di non avere più la maggioranza in Aula.


3)    Intanto il CDZ 8 ha cassato i contributi che nella scorsa legislatura erogavamo ad Associazioni ed Oratori durante la chiusura delle scuole riconoscendo a loro un valore sociale.


4)    Nel frattempo hanno bocciato una mia mozione per riservare i fondi anticrisi alle famiglie con figli (in questo modo possono finanziare anche le coppie gay).


5)    E’ stato deliberata la distribuzione di 25.000€ per l’acquisto di quaderni e cancelleria per tutte e sole le scuole statali e comunali, discriminando così le scuole pubbliche paritarie, o meglio discriminando tra studenti meritevoli (quelli delle scuole statali) e studenti non meritevoli (quelli delle scuole paritarie).


6)    Viene costantemente umiliato il CDZ e la democrazia stessa: la maggioranza del CDZ rifiuta un confronto sui temi, così si può assistere allo spettacolo dei consiglieri di maggioranza che non ascoltano quanto proposto della minoranza, parlottano fra loro, telefonano, guardano le partite sui computer salvo poi votare tutti compatti contro QUALSIASI proposta venga dalla minoranza, perfino cose ovvie ed innocue come la proposta di avere sul sito Internet del Comune una cartina con i vari ambiti di sosta (strisce gialle e blu).


7)    Pur di proseguire nei loro piani ideologici viene negata perfino la realtà: pensate che il Presidente di Zona 8, Zambelli, ha dato risposta scritta ad una mia interrogazione sul preoccupante incremento del fenomeno della prostituzione avvenuto nell’ultimo anno al QT8 e Zona Certosa sostenendo che il fenomeno della prostituzione è praticamente scomparso in quelle aree!


8)    E’ stato redatto il piano per l’erogazione di finanziamenti a favore dei giovani: è stato bocciato un mio emendamento che tendeva ad inserire le associazioni che erogano il servizio di aiuto allo studio gratuito e gli oratori.


9)    Obbedendo agli ordini della giunta Pisapia il CDZ 8 ha approvato in gran fretta il regolamento per l’istituzione del registro delle coppie di fatto. Questo argomento, prima ancora di coinvolgere aspetti etici deve a mio avviso assicurare un solido telaio normativo in quanto attraverso questo regolamento verranno erogati diritti. Questo regolamento è in realtà formato da una paginetta che non descrive né i diritti né i doveri! Facciamo qualche esempio:


-       si definisce “coppia di fatto” due o più persone coabitanti, legati da rapporto affettivo orbene nulla si dice su quante coppie di fatto io possa fare contemporaneamente,di quante persone massime possa essere costituita (poligamia?), da quanto tempo debbo essere coppia di fatto prima di poter usufruire ad esempio dell’assegnazione di un appartamento, nulla si dice su cosa succede quando una coppia di fatto si rompe rispetto ad esempio alla casa avuta…


-       All’art. 3 del regolamento c’è una chicca: l’incaricato del Comune può verificare la sussistenza della coppia di fatto, capisco la fattibilità della verifica per il primo requisito, cioè la coabitazione, ma come farà il povero incaricato comunale a verificare la sussistenza del rapporto affettivo? Sarà forse dotato del nuovo strumento inventato da Pisapia che universalmente è conosciuto come affettosometro? Pretenderà che la sedicente coppia di fatto consumi un rapporto sessuale davanti a lui? Non ci è dato di sapere.


-       Un’altra perla sono i diritti che la coppia riceverà grazie all’iscrizione, infatti nel regolamento sono indicate le aree generiche come casa, trasporti, educazione, ecc e viene rimandata la definizione dei diritti agli uffici comunali e assessorati. E’ quindi stata approvatoin Zona 8  un regolamento che non contiene né doveri né diritti e che in più scippa la definizione dei diritti da un organo elettivo per attribuirlo a impiegati comunali o comunque, come gli Assessori, non eletti…


Potrei continuare con gli esempi ma temo di annoiarvi, credo che quelli fatti siano sufficienti a far capire quanto, solo dal punto di vista puramente laico, questo regolamento sia un’assurdità e rappresenti semplicemente una bandiera ideologica.


Voglio però soffermarmi su altri due aspetti. Il primo è eticamente laico; come affermava don Lorenzo Milani non esiste un’ingiustizia più grossa di quella di considerare uguali due cose diverse. Senza far ricorso all’art. 29 della Costituzione è evidente che il fatto di generare figli è un valore per tutta la società, anzi è la condizione indispensabile per la sussistenza della società. Garantire dei diritti maggiori rispetti ai diritti individuali e inviolabili della persone è la conseguenza logica che una società mette in atto come “ringraziamento” del servizio che la famiglia eroga alla società. Equiparare una coppia gay ad una famiglia eterosessuale significa quindi riconoscere uguali nei diritti realtà profondamente diverse.


Da ultimo vorrei riflettere sul comportamento dei cinque consiglieri cattolici eletti nel PD: alla votazione due si sono astenuti e tre hanno votato a favore del regolamento.


In tutti e cinque ho potuto notare un imbarazzo, come un fastidio nel dover affrontare un tema con pesanti implicazioni etiche. L’impressione è stata quella di voler scrollarsi di dosso, come fosse un problema o un orpello, il richiamo del Papa e della Cei sui principi non negoziabili. L’idea da loro espressa è che in privato si può riconoscere i principi non negoziabili, ma da amministratore laico no.


Questo a mio avviso rappresenta anche un problema culturale: come posso immaginarmi e progettare una società migliore, più civile? Da cosa parto?


I valori non negoziabili rappresentano a mio avviso il punto  da cui partire per costruire una società più umana e giusta; essi sono “non negoziabili” in quanto inscindibili dalla natura umana di cui siamo fatti. Altro che principi ideologici vissuti come impaccio ad un dialogo….


 Ad ogni modo in me troveranno sempre un osso duro da rodere!
Buone vacanze a tutti!