Ora è ufficiale: il mercato comunale “radical chic” voluto dalla giunta Pisapia non si farà più. Chi scrive aveva criticato pesantemente il progetto perché calato dall’alto e palesemente in contrasto con le esigenze del territorio (vedi mio post del 3 ottobre 2012) Purtroppo la mia voce non è stata ascoltata e ora c’è un rudere al posto del mercato... L’amministrazione comunale potrà incassare l’assegno che i vincitori del bando avevano lasciato in garanzia (e probabilmente saranno contenti visto il penoso stato delle casse comunali) ma per i cittadini resta solo il danno di non avere più un mercato. Io credo che come minimo l’Assessore al commercio (D’Alfonso) e il sindaco Pisapia debbano chiedere scusa ai residenti per il dissennato progetto che hanno voluto imporre! E cosa dire della maggioranza che governa il CDZ8? Ovviamente erano TUTTI d’accordo, senza se e senza ma al progetto di Pisapia sul mercatino… scommettiamo che presto ci sarà una corsa a distinguersi, mentendo, a dire “io non ero d’accordo…”?
COSA FARE ORA?
Con ancor più forza dobbiamo chiedere che l’immobile venga dato in gestione ad una catena di supermercati, magari legando la sua gestione con il rilascio di nuove licenze sul territorio milanese, con il vincolo dell’uniformità dei prezzi rispetto ai vicini supermercati. Queste sono le necessità dei residenti: un luogo dove acquistare alimentari a buon prezzo, altro che mercati radical chic per i (pochi) milanesi danarosi!