martedì 21 febbraio 2012

Traffico e Mobilità Sostenibile

1)   A marzo verranno attivati i parcheggi a pagamento (strisce blu) lungo tutto l’ attraversamento della Metropolitana in Zona 8; in particolare la sosta a pagamento sarà attivata in un raggio di circa 300 metri da ogni fermata della metropolitana. Ovviamente dal pagamento della sosta saranno esentati i residenti. Da  un punto di vista generale l’iniziativa è condivisibile in quanto tende a contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio dei pendolari con il conseguente disagio per i residenti impossibilitati a trovare un parcheggio nella fascia oraria che va dalle 8 alle 19 di ogni giorno lavorativo. La città però non è tutta uguale e i Consigli di Zona che (in teoria) conoscono il territorio meglio dell’amministrazione centrale  dovrebbero presentare emendamenti alla strategia generale sulla sosta lungo l’asse metropolitano. Io ad esempio ho presentato un emendamento in cui chiedevo che l’area di piazza S. Maria Nascente (QT8) e viale Isernia – così come tutta l’area adiacente al centro civico Bonola fosse trasformata da sosta regolamentata con strisce blu a sosta libera con disco orario. La ragione di questa proposta è che il disco orario ottiene lo stesso scopo della sosta a pagamento (evitare la sosta dei pendolari) senza mortificare la vitalità dell’area. Pensando ad esempio al QT8 nell’area da me indicata sono presenti un ufficio postale, una farmacia, un mercatino coperto e il centro sportivo XV Aprile che saranno sicuramente penalizzati dalle strisce blu le quali, in aggiunta, rischiano di trasformare l’area  in un dormitorio - ghetto. Purtroppo il presidente della Commissione Zonale Enrico Fedrighini ha bocciato il mio emendamento sostenendo che per parcheggiare basteranno le strisce bianche che verranno realizzate lungo la via Cimabue. A me pare che si compia così un doppio errore: la via Cimabue è intensamente parcheggiata da residenti e non avendo esercizi commerciali non si capisce la ragionedi realizzare lì un parcheggio a strisce bianche (e quindi non riservato ai residenti) negandolo invece là dove serve.  In realtà la ratio si capisce bene ed è da una parte l’esigenza di fare cassa (le strisce blu rendono parecchi soldini) e dall’altra la codardia del Consiglio di Zona che in otto mesi non ha mai trovato il coraggio di obiettare la minima (e ragionevole) cosa alle decisioni già prese dalla giunta Pisapia. Fatte le strisce blu servono i pass, come ottenerli? Sul sito del Comune di Milano leggo questa dichiarazione: “Almeno un mese prima dell'attivazione della sosta regolamentata nel nuovo ambito il Settore Servizi al Cittadino procede con l'invio automatico via posta dei pass provvisori ai residenti. Per ricevere il pass provvisorio in modo automatico occorre essere:
a) residenti in un civico compreso nell'ambito di sosta regolamentata
b) titolari di una patente in corso di validità
c) proprietari di un veicolo registrato al PRA (con esclusione dei motocicli)”
Speriamo che siano di parola!

2) Il 16 gennaio è partita l'AREA C che, imponendo un notevole balzello, di fatto tente di vietare  la circolazione a tutti i veicoli all'interno della cerchia dei navigli.   Ci è stato detto che l’area C è la diretta conseguenza  dell’esito dei referendum della scorsa primavera, ma questo non è vero. Anzi, l’area C è a mio avviso un tradimento dello spirito del  referendum   in quanto bloccando il centro è stata scaricata sulla periferia una maggior mole di traffico (ad esempio un auto che da sud debba andare a nord di Milano oggi è obbligata a percorre la circonvallazione o la tangenziale, mentre ieri sarebbe passata dal centro senza  inquinare la periferia. L’aspetto più grave è poi considerare le auto tutte uguali, infatti dal 31 dicembre saranno soggette alla nuova tassa d’entrata in area C anche le auto ecologiche (ibride, a gpl o a metano) e questo disincentiverà l’acquisto di auto ecologiche interrompendo così il circolo virtuoso iniziato con Ecopass (meno inquino meno pago). Non voglio dilungarmi sull’argomento… certo se abitassi in area C e dovessi pagare per tornare a casa nel mio box…. o fossi un malato che deve recarsi ad una visita in ospedale…. o fossi un volontario di un’associazione con sede in centro (e sono tante)… o dovessi accompagnare i bambini ad un asilo in area C… forse mi girerebbero leggermente i cabasisi!  Questa scellerata delibera, oltre a tradire - come già detto - i referendum, veicola anche un’idea di città statica, morta. La città deve essere un luogo sociale, vivo, dinamico e inoltre, per i salutisti, in alto i cuori: una recente indagine mostra che l’aspettativa di vita degli abitanti delle città è maggiore rispetto a quella di chi vive in campagna perché in città ci sarà pure l’inquinamento ma sono anche presenti  tutti i servizi che salvano la vita .
La buona notizia è che si stanno raccogliendo le firme per indire un referendum abrogativo dell’area C ed è possibile firmare presso il Consiglio di Zona 8, via Quarenghi 21, al secondo piano, stanza 4,  tutti i giorni lavorativi dalle ore 9.30 alle 12 e dalle ore 14.30 alle ore 15.30. Per firmare  occorre essere residenti a Milano ed esibire un documento di identità. Sul territorio saranno anche presenti banchetti per la raccolta delle firme nei principali mercati zonali.


Mercato Coperto QT8

Si è conclusa la gara per l'assegnazione del mercato coperto secondo quanto stabilito dalla giunta Pisapia.
Questo è uno stralcio della dichiarazione dell'assessore al commercio Franco d'Alfonso: "Un nuovo spazio dedicato non solo alla vendita, ma anche alla conoscenza e alla degustazione dei singoli prodotti. In pescheria, ad esempio, si potranno consumare carpacci e crudité, mentre l’ortolano offrirà anche succhi e centrifugati di frutta e verdura fresca, oltre a insalate e macedonie, e il lattaio la degustazione di formaggi tipici della pianura e delle montagne lombarde.
Al centro della struttura sarà presente uno spazio aggregativo e relax che ospiterà aree culturali e formative, per rendere la zona parte integrante della vita economica e sociale del quartiere, dove sarà possibile vivere il mercato di QT8 dalla colazione all’happy hour e dal pranzo fugace alla cena al ristorante."
Quindi un luogo chic dove si venderanno alimenti bio e a km zero, la pescheria, ad esempio, venderà solo pesce fresco e pescato quindi niente pesce allevato, il surgelato potete scordarvelo.

Sicuramente il nuovo mercatino avrà il fascino dello stile radical chic, ma è questo quello che gli abitanti del quartiere si aspettavano? In campagna elettorale ci avevano promesso partecipazione, mai più decisioni calate dall'alto ma... la decisione su questo modello di mercato al QT8 è stata presa senza coinvolgere il Consiglio di Zona e tantomeno i cittadini. Se avessero avuto la bontà di coinvolgerci avremmo detto che il mercato del QT8 è essenziale per la popolazione del quartiere, in particolare per la numerosa popolazione anziana che non è in grado di recarsi in auto nei grandi supermercati. Avremmo detto loro che il fattore economico doveva essere preponderante e che l'assortimento avrebbe dovuto essere coerente con l'esigenze della popolazione che è prevalentemente anziana.  La giunta Pisapia ha preferito procedere in autonomia disegnando un modello di mercato sicuramente bello ma lontano anni luce dalle reali esigenze del quartiere.

P.S.: da un'indagine fatta su internet risulta che la società vincitrice del  bando, Magico srl, sia specializzata in trattamenti dei rifiuti industriali.... speriamo che si tratti di omonimia....

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