LA GHISOLFA COME NEW
YORK. IL PONTE DIVENTI HIGH LINE VERDE
Questa è la proposta della lista Milano Popolare per Parisi, una proposta
concreta e fattibile: trasformare il cavalcavia
della Ghisolfa in una passeggiata
pedonale di 3 chilometri e mezzo con verde e giochi per i
bambini. Sotto, negozi e vita, per una zona che merita di essere riqualificata.
L’obiettivo e’ quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini in
quelle zone e migliorarne anche la viabilità che, con il tunnel di via
Gattamelata, diventerebbe sotterranea. A spiegarlo e’ Maurizio Lupi nel corso
della presentazione di Milano Popolare. “Il ponte, simbolo negli anni Sessanta
della Milano industriale che cresceva, può diventare oggi un grande high line, come
è avvenuto a New York e Londra”.
L’idea è semplice e già realizzata in tante città: far passare il traffico sottoterra e
restituire ai cittadini una nuova qualità urbana, riducendo l’inquinamento
dell’aria e del rumore (sul cavalcavia transitano 4.000 veicoli
l’ora) e restituendo al quartiere spazi e aree oggi occupati da macchine e
camion. Però, invece di abbattere il cavalcavia della Ghisolfa, lo si trasforma
in un percorso verde per i pedoni e per i ciclisti, con aree attrezzate per lo
sport, chioschi ed esercizi commerciali e parcheggi nella parte sottostante. Da
piazzale Lugano a Piazzale Stuparich, una strada verde lunga tre chilometri e
mezzo, inserita nella rete di percorsi e passerelle pedonali esistenti, tra QT8
(Monte Sella) e Parco Portello (passerella di scavalco di viale De Gasperi) e
tra Parco Portello e Piazza Aldo Rossi e i padiglioni della Fiera di Milano,
fino al Citylife (passerella di scavalco di viale Serra – Ponte della
Ghisolfa). Il percorso interrato sostitutivo dell’attuale sopraelevata lungo
viale Serra congiungerà Piazzale Stuparich allo Scalo Farini, connettendosi con
le aree ferroviarie in riqualificazione e in via dismissione, consentirà di
creare un nuovo sistema viario fino a Porta Garibaldi, riducendo anche il
traffico verso piazzale Nigra, viale Stelvio e la parte est di Milano. Il nuovo
tratto sarà collegato con il tunnel di via Gattamelata, che verrebbe così
inserito in una rete viaria compiuta. Il costo dell’opera potrebbe essere in
parte coperte dall’intervento di riqualificazione urbanistica dello scalo
ferroviario Farini.